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Le mie piccole parole... dalle mie poesie, dal sogno di una bambina, nascono la mia anima e i dettagli del mio quotidiano. Perché la poesia è in ogni cosa.
Tu sei la poesia...

(se tu non fossi distratto)

 

I miei occhi stanotte

sono bruni riflessi di corteccia

rami d’albero nodoso

riflessi dalla luna

su neve bianca ingioiellata di cristalli…

 

(ma sei tu o qualcun altro

che fa piangere vecchie veneri

col cuore troppo sfatto

per amare?)

Andromaca

 

 

Corpo morto che mi parli

trasportato dalle mie scarne braccia

accarezzo con nude mani

il tuo ricordo

ora è l’ultimo sorriso

di marmo, il mio

una danza macabra ci separa,

Ettore.

L’eternità non è che vento

per le vele di qualcun altro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Minerva

 

Non sarà una notte

a uccidermi

non sarà quest’alba

che mi prenderà

combatterò

e saranno d’acciaio queste mani

unghie taglienti userò

per squarciare il dolore

combatterò

e sarà pietra la mia mente

né fuoco né fango

la vinceranno

se invece mi sbaglio

seppelliscimi in un sogno

se sbaglio

non sarà stato vano il mio canto

se sopravvivo

ti telefono,

domani.

 

 

 

 

 

Non ci saranno requie

 

 

…e comunque non ci saranno poesie

né rimorsi

né sorrisi

tenace nella rituale offerta

celebrerò il mio vuoto

cantando l’assenza

e i capelli bruni al vento

cadranno tracciando solchi

muti e morti

silenziosi e urlanti

avrò indulgenze da chiedere

a mezza voce, senza lacrime

avrò paura

del non aver rimpianti

del non cantar perdoni.

Attese

 

Come mi piace lei

quel tipo di sirena

con la lancia spezzata

dallo scorrere –non- immobile del tempo

quanto mi piace lei

vergine spergiura

nell’attesa di un’attesa

bianco sporca la sua tazza piena

di amari silenzi riempiti

di tonfi sordi e cupi

di protesi battiti superbi

fatti tanto per ridere

sono innamorata di lei

un po’per vivere

aspettando.

 

Cioccolato

 

Ti sei accorto che

grondo sogni e illusioni

è un pomeriggio da ridere

mangio dolci e tu non ci sei

capricciosa si mescola

panna con sudore

perla /statua

d’ambra e cioccolato, io

eppur rimango

faccio labirinti

di parole incomprensibili

leggo isterica versi di altri

e aspetto la notte

per confondermi.

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